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giovedì 23 agosto 2012

Perché i cristiani aspirano al Cielo?


Ciao a tutti amici, sono appena tornata dalle vacanze e già ho una grandissima voglia di condividere con tutti voi una serie di articoli, pensieri, idee e chi più ne ha più ne metta. Beh… bando alle ciance ed iniziamo con il primo!
L’articolo che leggerete qui di seguito è stato scritto da Padre Stefano M. Manelli F. I. per la testata Zenit; a mio avviso questo pezzo è molto “illuminante” e spero che da questo prezioso scritto possa nascere una bella discussione… vi aspetto!

Perché i cristiani aspirano al Cielo?
Il fondatore dei Francescani dell'Immacolata spiega il desiderio degli uomini a guardare il cielo
di padre Stefano M. Manelli F.I.

ROMA, mercoledì, 8 luglio 2012 (www.zenit.org) - Gesù che sale al cielo distaccandosi dagli uomini e dal mondo, ci invita a salire in alto con la nostra anima per aspirare ai beni eterni, rinunziando ai beni transitori di questo povero mondo.
Contemplando l’ascensione di Gesù, possiamo sentire rivolta a noi l’esortazione vibrante di san Paolo ai cristiani Colossesi: «Cercate le cose di lassù, gustate le cose di lassù, non quelle della terra» (Col 3,2).
Se davvero guardassimo di più in alto, quante speranze e consolazioni ci donerebbe Dio, a differenza degli uomini e del mondo!
L’eroica mamma dei sette fratelli Maccabei, dopo l’uccisione dei primi sei figli, così esortava il settimo,il più piccolo, ad affrontare con coraggio il martirio: «Figlio mio, guarda il cielo!» (2 Mac 7,28).
Lo stesso si legge negli Atti del martirio di san Timoteo. Il coraggioso Santo venne immerso nella calce viva. Tra gli spasimi tremendi, egli udì gli Angeli che gli dicevano: «Alza il capo e pensa al Cielo che ti attende!».
Purtroppo, oggi specialmente, gli uomini non sanno più vivere senza essere assillati da interessi e preoccupazioni materiali. Il benessere e il consumismo li assorbono.
Non sanno, non riescono a pensare ad altro. Sesso, sport, politica, soldi, spassi, affari, successi, televisione, stampa: è un bombardamento a tappeto ogni giorno, un assalto di gioie turbolenti e di affanni che logorano, un tran-tran snervante che domina gli uomini e li porta avanti alla cieca, in un dimenarsi senza altro senso né scopo che l’agognato piacere di brevi soddisfazioni terra terra. Più o meno come gli animali. Dice bene lo Spirito Santo per bocca del profeta: «L’uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali» (Sal 48,21).
Nella vita del beato Enrico Susone, domenicano, si legge che, da bambino, un giorno, durante un giro sulla barca sul magnifico lago di Ueberlingen, stando accanto alla mamma e guardando le onde del lago che, increspandosi, brillavano come perle, meravigliato disse alla mamma: “Mamma, guarda quante perle!..” “Sì - rispose la mamma - sembrano perle, ma se le vuoi prendere con la mano, raccoglierai soltanto un po’ di acqua fredda… Volgiti al sole, invece, e pensa al Sole eterno che è Dio!”.
Gesù è il sole, infatti, e l’Ascensione di Gesù ci chiama in alto, molto in alto. L’educazione cristiana si avvantaggerebbe molto del richiamo frequente di questo mistero dell’Ascensione, che ci svela il destino finale del nostro cammino terreno sui passi di Gesù: la salita al Paradiso.
Nella famiglia di santa Teresina, ad esempio, ogni sera, oltre la recita immancabile del Santo Rosario, i bravi genitori parlavano ai figli delle verità eterne. E santa Teresina potrà un giorno scrivere: «Udendo i nostri genitori parlare di eternità e di cose sante, ci sentivamo disposte a considerare le cose del mondo come tante vanità, quantunque avessimo ben pochi anni di età...
La certezza di andare un giorno lontano dalla mia patria tenebrosa, mi era stata data fin dall’infanzia... Sentivo nel mio cuore, per mezzo di aspirazioni intime e profonde, che un’altra terra, una regione assai più bella sarebbe stata un giorno la mia dimora...».
Il distacco dal mondo innalza verso il cielo e fa pensare all’eternità. Il pensiero dell’eternità richiama  il Paradiso e l’Inferno; e la scelta del Paradiso dovrebbe impegnarci a lottare contro il peccato che il demonio, il mondo e la carne vorrebbero farci commettere per precipitarci nell’eternità dell’Inferno.
Diceva bene, infatti, la piccola Giacinta di Fatima quando affermava: «Se gli uomini sapessero che cos’è l’eternità, come farebbero di tutto per cambiar vita!».
E la sapienza di Giobbe ci ricorda che i giorni dell’uomo «passano più veloci del filo sulla spola» (Gb 7,6), la nostra vita «è un fiore che presto avvizzisce, un’ombra che dilegua» (14,1.2), per ritrovarsi al cospetto di Dio e dell’eternità.
Contemplando l’Ascensione di Gesù al cielo, preghiamo il Cuore Immacolato di Maria di voler tenere il nostro povero cuore sempre sollevato verso l’alto e proteso al cielo.
Virtù da praticare: Distacco dal mondo.

* Per ogni approfondimento: Padre Stefano Maria Manelli, “O Rosario benedetto di Maria!” (Casa Mariana Editrice)

sabato 14 luglio 2012

Amici e... piccola guida...


Vorrei sapere quale fra i miei amici (eventualmente se ha letto i miei libri) avrebbe voglia di parlare con me sui seguenti argomenti: fede, cultura, ateismo.
Intanto, per i meno esperti e frequentatori di blog, mi permetto di postare una piccola guida per meglio capire il funzionamento di questo mio, pardon, nostro spazio...
Per commentare ad un mio post cliccare in fondo al testo del medesimo su "nessun commento", se il tema non ha ancora raccolto risposte, viceversa, su "commenti n. XX" se invece sono stati inseriti "XX" commenti; fatto ciò si renderanno visibili i commenti al post di ciascuno di voi e in fondo pagina comparirà il box dove potrete inserire il vostro commento (nello spazio dove c'è scritto "Inserisci il tuo commento"). - IMMAGINE 1 -
Scritto quel che si desidera bisogna scegliere la tipologia del profilo nella tendina "Commenta come:"- IMMAGINE 2 - che si trova immediatamente sotto il box dove avete inserito il vostro commento; sostanzialmente 3 sono i profili consigliati ovvero tramite un "google account" per chi lo possiede; inserendo semplicemente il proprio nome selezionando nella tendina l'opzione "Nome/URL" (apparirà un'ulteriore maschera nella quale dovrete mettere il vostro nome e, se vorrete e ne siete in possesso, l'indirizzo del vostro sito nel campo "URL" - IMMAGINE 3 -); per ultimo, potete selezionare anche la voce "anonimo", però, a mio avviso, è sempre bello e ancor più vero confrontarsi con persone con le quali condividere almeno un'identità.
Fatto questo cliccate su "pubblica" e per l'ultima cosa (finalmente!) dovrete inserire il codice di controllo "captcha" - IMMAGINE 4 - che, in automatico, il sistema genererà per evitare l'intromissione di fastidiosi "spam"; di solito tale codice è formato da un numero (singolo o composto) e, staccata, una parola (l'ordine può essere anche invertito) e cliccare nuovamente "pubblica". Nell'esempio da me in inserito bisognava inserire la parola "portlyp" e staccato il numero "7".
Se vorrete rispondere direttamente non ad un mio post, ma ad un commento già fatto da un altro utente, posizionatevi alla fine di tale commento cliccate su "Rispondi" e non dovete far altro che utilizzare la solita procedura da me spiegata proprio qui sopra.
Finalmente la vostra risposta al post o ad un altro commento sarà inserito nel blog in attesa dell'approvazione dell'amministratore, quindi non vi preoccupate se immediatamente non apparirà... abbiate fede, tanto per cambiare!

giovedì 12 luglio 2012

Confiteor



La Chiesa oggi è al centro del mirino: scandali, network mondiali in fibrillazione fra Banche vaticane, misteri, sospetti e processi. Il Papa parla di una “Babele”. I “credenti” di tutto il mondo sono attoniti.

Ma in realtà : PERCHE’ SI CREDE?

Provate a leggere una “confessione” intima e molto speciale uscita in stampa proprio in questi giorni per i tipi della IF Press:  CONFITEOR (Clicca qui per la relativa scheda).

Potete ordinare il libro direttamente su Internet: